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Sanificazione

La tua salute è la nostra priorità

Salute e sicurezza sono la nostra priorità. L’igiene e la prevenzione sono da sempre una parte fondamentale della nostra missione.
Per questo siamo in prima linea con il nostro servizio di Disinfezione e Sanificazione da SARS-CoV-2 e tutti quei virus, germi e batteri che è necessario eliminare per vivere normalmente.

Abbiamo sviluppato un servizio efficace con l’obiettivo di proteggerti. Utilizziamo i prodotti migliori, i protocolli giusti e abbiamo oltre 60 anni di esperienza nella formazione dei nostri tecnici.

I prodotti che utilizziamo sono certificati dal Ministero della Sanità come altamente efficaci contro i batteri patogeni, virus, spore e muffe.

Il servizio “Covid Free” offre un’applicazione residua!
Significa che sei protetto dalla contaminazione per diverse settimane anche dopo che abbiamo finito l’intervento!

Ti consigliamo di effettuare visite mensili per massimizzare l’efficacia del servizio e per risparmiare tempo e soldi.

 

Sicurezza - Cura - Rapidità

Se hai scelto il trattamento Covid Free, puoi stare tranquillo!

La nostra squadra, dotata degli ultimissimi DPI (Dispositivi Protezione Individuale), disinfetterà, sanificherà ed eliminerà efficacemente batteri, germi, muffe e virus (incluso il SARS-CoV2 che causa il COVID-19) da tutte le superfici.

L’intervento inizia con un’ispezione approfondita dell’area.

Si prosegue con la prima disinfezione delle parti ad alto contatto, come maniglie delle porte, piani d’appoggio e telefoni.
La loro disinfezione avviene solo con prodotti approvati dal Ministero della Sanità e certificati per eliminare virus e batteri, incluso il SARS-CoV2.

Il passo successivo è ciò che chiamiamo “trattamento residuo”.
Diffondiamo nell’aria e su tutte le superfici, un prodotto certificato ed estremamente efficace tramite Nebulizzazione, per una protezione duratura. Tutti i virus e i batteri che nelle settimane successive entrano in contatto con le aree trattate con questo prodotto, muoiono!

L’unica cosa che ti chiediamo subito dopo l’intervento e per alcune ore successive, è di lasciare libero il locale mentre i prodotti applicati si dissolvono.

Il rilascio delle certificazioni utili per attestare l’avvenuto intervento e consentire la riapertura, sono l’ultimo passo che perfezionano il nostro lavoro.

Conosciamo meglio quello che dal 2020 è diventato il nostro primo nemico:

Il coronavirus 2 da sindrome respiratoria acuta grave, abbreviato in SARS-CoV-2 (dall’inglese severe acute respiratory syndrome coronavirus 2), è un ceppo virale della specie SARS coronavirus, facente parte del genere Betacoronavirus (famiglia Coronaviridae), sottogenere Sarbecovirus, scoperto intorno alla fine del 2019; si tratta del settimo coronavirus riconosciuto in grado di infettare esseri umani.

Il nome ufficiale dato dall’Organizzazione mondiale della sanità alla sindrome causata dal virus è COVID-19 (COronaVIrus Desease)

Origine naturale:
Molti scienziati ipotizzano che potrebbe aver avuto origine dal Bungarus multicinctus, un serpente altamente velenoso commerciato nel mercato umido di Wuhan, dove viene venduta carne di animali selvatici.

Poiché la maggior parte del primo gruppo di umani infetti lavorava in quel mercato, si ipotizza che vi sia giunta una versione primordiale del virus, che da lì si sarebbe propagato nella provincia e nelle aree limitrofe.

L’analisi filogenetica delle sequenze genomiche a lunghezza intera ottenute da pazienti infetti ha mostrato che SARS-CoV-2 è simile al coronavirus con sindrome respiratoria acuta grave (SARS-CoV) e utilizza lo stesso recettore di ingresso cellulare, l’enzima di conversione dell’angiotensina 2 (ACE2). Le speculazioni sull’origine artificiale di SARS-CoV-2 sono quindi probabilmente infondate.

Origine artificiale:
Una minoranza di scienziati, ritiene invece che non si possa escludere la sua origine in un laboratorio di Wuhan, con una possibile fuoriuscita da esso avvenuta in modo accidentale durante la ricerca di un vaccino.

L’esatta origine del nuovo coronavirus è tuttavia ancora un mistero e quindi nessuna ipotesi è da scartare a priori, nemmeno quella dell’origine in laboratorio.

Sebbene i virus respiratori siano trasmissibili solitamente quando il soggetto malato presenta i sintomi, il SARS-CoV-2 può diffondersi anche in occasione di un contatto ravvicinato con un paziente asintomatico o mentre è in periodo di incubazione.
È proprio per questi aspetti che questo virus si è rapidamente diffuso in tutto il mondo in pochi mesi.

L’infezione da SARS-CoV-2 nell’uomo comporta una malattia chiamata COVID-19. I pazienti contagiati dal virus accusano solitamente sintomi simili all’influenza, come febbre, tosse secca, stanchezza, respiro corto e difficoltà di respiro.

I sintomi più acuti, in una fase avanzata dell’infezione, sono la parziale o totale perdita olfattiva o del gusto.

I casi di infezione grave possono causare polmonite, insufficienza renale acuta, fino ad arrivare al decesso. I pazienti presentano anche carenza di globuli bianchi e carenza di linfociti.

Il SARS-CoV-2 infetta e distrugge gli alveoli. Al collasso della barriera cellulare separante gli alveoli dai vasi sanguigni, liquido dai vasi penetra gli alveoli bloccando il trasporto dell’ossigeno al sangue. Una reazione eccessiva del sistema immunitario può peggiorare il danno ai tessuti, che se irreversibile può risultare letale.

Analogamente al SARS-CoV e MERS-CoV il danno non si ferma ai polmoni. Un’infezione da SARS-CoV-2 può scatenare una risposta immunitaria eccessiva e può causare una tempesta di citochine che può condurre a un’insufficienza multipla d’organo e alla morte.

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